PALAZZO BARONALE DEI CARDONE
La struttura risale all’epoca normanna, allorchè si consolidò l’incastellamento delle alture, con terre murate, cinte di torri, col castello del feudatario, la chiesa madre, le case della gente. Una facciata del palazzo baronale dà su via Vittorio Emanuele, con una caratteristica scalinata in pietra, che conduce all’ingresso principale, sormontato da un portale lavorato in pietra, che reca un pregevole fregio. All’inizio della scalinata vi erano due bellissimi molossi in pietra (“corsi”), venduti a famiglie del posto, che li custodiscono ancora nelle proprie case. Al piano terra vi sono i locali una volta utilizzati dalla servitù. Sul lato opposto vi era un’entrata segreta, che conduceva alle prigioni, e all’occorrenza serviva come scappatoia in caso di attacchi. Intorno al palazzo vi era un giardino circondato da mura, fossato per le acque e ponte levatoio.
PIAZZA DELLA VITTORIA
E’ la piazza, il centro sociale e pubblico per eccellenza. Chiunque transita viene notato. Si chiacchera, si stabiliscono relazioni. Qui si tiene il mercato settimanale. Salgono e scendono dallo scuolabus i bambini che vanno a scuola. E’ il naturale punto di ritrovo e di scoperta delle novità.
Il Comune deliberò nel 1881 e nel 1900 di chiamarla “Piazza del Municipio”, poi “Piazza della Vittoria”, importante e impegnativa denominazione confermata nel 1965.
PORTALI IN PIETRA
La Morgia Corvara (o Curvata), un enorme spuntone affiorante di roccia calcarea (“calcarenite biancastra”), con strati di ampio spessore, ha da sempre rappresentato un’inesauribile risorsa per il genio di artigiani e scalpellini.
A partire dal 1900 l’estro degli scultori produsse vere opere d’arte, come i Portali in pietra di nuova generazione:
– Corso Umberto I°
– Via Vittorio Emanuele III
– Via XXIV Maggio
– Piazza della Vittoria
IL PATRIMONIO RELIGIOSO
Parrocchia S.Maria delle Grazie: era originaramente un oratorio normanno. Venne consacrata al culto nel maggio del 1178. Recentente, dopo una serie di restauri è stata riaperta nel 1999. Conserva le 3 importanti statue di S. Lucia (anno 1841 – scultura lignea di Crescenzo Ranallo di Oratino), della Vergine delle Grazie (anno 1694 – scultura lignea di Giacomo Colombo) e di San Giuseppe (anno 1780 – scultura lignea di Silverio Giovannitti di Oratino).
Croce Viaria (1550 d.C.): realizzata dallo scultore Antonio De Cristofero e posta sull’attuale Piazza della Vittoria fu successivamente spostata nel 1872 nell’attuale via Don Bosco (piazzale davanti le Scuole).
Cappella Rurale di S. Oto: San Oto (della famiglia laziale dei frangipani) è il patrono del paese. La cappella, ubicata nella contrada “Macchia San Oto”, venne aperta al culto nell’aprile del 1899. Ridotta in pessime condizioni fu abbattuta e ricostruita nel 1989.
Chiesa di San Rocco:la costruzione fu iniziata nel 1837, in ringraziamento per la cessata epidemia colerica. La statua di San Rocco venne eseguita nel 1857 dallo scultore Crescenzo Ranallo di Oratino.